L’autocritica nella fotografia: a quali rischi si va incontro?
Il pensiero autocritico è quella voce interiore che commenta le proprie azioni ed è uno stimolo continuo per migliorare, quando si tratta di un’autovalutazione positiva e costruttiva. L’autocritica nella fotografia è fondamentale soprattutto in due fasi:
- la post-produzione che serve ad esaltare alcuni dettagli di una buona fotografia. Se una foto non è venuta bene, è inutile perdere tempo ed energie per cercare di rimediare, bisogna eliminarla senza farsi troppi scrupoli.
- la selezione delle fotografie per un progetto fotografico, per la pubblicazione sui social media e la stampa.
D’altra parte, essere troppo autocritici può rivelarsi controproducente nel momento in cui si trasforma in una valutazione negativa di se stessi. Avviene una reazione a cascata dove subentra in ordine:
- l’insicurezza. Qualunque idea e foto che scattiamo non ci soddisfa più.
- L’autostima condiziona la relazione con se stessi e con gli altri. Temiamo il confronto.
- La paura di essere inadeguati o incapaci, il sogno di essere perfetti diventa un’operazione di auto-sabotaggio.
Essere troppo severi con se stessi può far insorgere un vero e proprio blocco. E come si supera? Innanzitutto, bisogna pensare un po’ di meno e agire, lasciando spazio all’istinto senza ambire a scattare buone fotografie. Inoltre, esistono degli esercizi in grado aiutarci a ritrovare l’ispirazione e la sicurezza in sé.
5 esercizi per ritrovare l’ispirazione
- Spirito di osservazione. Guardarsi intorno è fondamentale per (ri)scoprire e trovare nuovi stimoli.
- Studiare tanto, guardare altri fotografi e lasciarsi contaminare da ogni forma d’arte come cineama, teatro e pittura.
- Attività fisica. Una semplice passeggiata o corsa, aiuta a distrarsi e rilassarsi, favorendo la concentrazione e la creatività.
- Lasciate la mente libera di sognare, sarà più facile sviluppare il pensiero creativo. Al contrario, avere un pensiero razionale equivale a porsi dei limiti.
- Prendere appunti poiché le idee vengono nei momenti più impensati. Procuratevi un diario cartaceo dove appuntare con la penna i vostri spunti e quando siete in giro, avete sempre lo smartphone per prendere nota.
In conclusione, penso che bisogna cercare di raggiungere un equilibrio tra autocritica e autostima. Parliamo di un equilibrio delicato il quale, però, ci permette sia di essere fotografi felici sia di essere fotografi in continua evoluzione, desiderosi di crescere.
Anche tu sei troppo severo con te stesso? Ti è capitato di attraversare un periodo in cui non ti sentivi ispirato e non avevi voglia di scattare? Come lo hai superato?
Tags: autocritica
La conosco bene, infatti tantissime volte ho evitato di pubblicare scatti su Instagram perché non mi dicevano più granché.