
Come creare un flusso di lavoro con Lightroom
Vi è mai capitato di trovarvi seduti davanti al computer e chiedervi dove si trovi un’immagine che avete scattato? Oppure di trovarvi con diverse copie dello stesso file?
Lo scatto, per un fotografo, è solo il punto di partenza.
La cosa migliore che potete fare è creare un flusso di lavoro con Lightroom, il quale prevede cinque fasi:
- l’importazione delle immagini;
- la selezione;
- la post-produzione;
- il backup;
- l’esportazione delle immagini per la condivisione sui social o per la stampa.
Qual è il vantaggio di avere un flusso di lavoro con Lightroom?
- Avrete una raccolta di immagini ordinata e non più file sparsi in posizioni diverse o più duplicati dello stesso file.
- Non correrete il rischio di perdere tutti i vostri ricordi, perché avrete a disposizione un sistema di backup semplice ed efficiente.
- Vi risulterà più facile trovare le immagini che cercate.
- Le immagini avranno un aspetto più coerente, poiché avrete una visione d’insieme e non applicherete più regolazioni casuali.
- Risparmierete un po’ di tempo.
Un flusso di lavoro non prevede di applicare la stessa post-produzione per tutte le immagini poiché ognuna è diversa e richiederà modifiche differenti.
5 passaggi fondamentali per creare un flusso di lavoro con Lightroom
1) Importazione
Il primo passaggio consiste nel trasferire le immagini dalla scheda di memoria al computer o al disco rigido. Potete prima copiare i file, quindi importarli in Lightroom, ma è molto più veloce utilizzare Lightroom per copiare e importare in un solo passaggio.
2) Selezione
Una volta che avete importato le immagini in Lightroom, il passaggio successivo è selezionare, ordinare e valutare le immagini. Quindi esaminerete e deciderete quali eliminare, quali modificare e pubblicare sui social o stampare.
3) Post-produzione
Una volta effettuata la selezione delle immagini, potete passare dal modulo libreria al modulo sviluppo. È qui che avrà inizia la post-produzione vera e propria. Il ritocco di un’immagine è un processo fondamentale che prevede alcune modifiche ai fini di esaltarne le qualità. Mentre si parla di manipolazione quando si aggiunge o si rimuove un elemento dalla scena.
4) Esportazione o salvataggio
Con Lightroom, nessuna delle modifiche viene applicata finché non viene esportata l’immagine, quindi il passaggio successivo è preparare il file per la sua destinazione di utilizzo.
5) Backup
Se avete l’abitudine di mantenere solo una copia dei vostri file e l’hard-disk dovesse danneggiarsi, le foto andranno perse per sempre. Ecco perché dovete sempre eseguire il backup dei file. Sarebbe opportuno disporre di almeno 2 copie del file raw: una archiviata localmente e un’altra copia su un hard-disk esterno. Lo stesso vale anche per i file jpeg. Inoltre, Lightroom vi permette di eseguire il backup del catalogo in modo da non perdere le modifiche apportate.
È importante utilizzare un metodo di lavoro che vi permetta di essere efficienti e professionali. Ovviamente potete personalizzare il flusso di lavoro, adattandolo al tipo di immagini che scattate e trovando il vostro stile di post-produzione.
Utilizzi un flusso di lavoro? Quali difficoltà hai incontrato maggiormente?
Tags: lightroom
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