
Come creare una newsletter: la guida completa
La newsletter è la fonte di traffico più importante e sai perché? A differenza dei social media, è affidabile e ci consente di direzionare gli iscritti dove più ci interessa. Nonostante l’email sia una dei primi mezzi di comunicazione digitale, vanta ancora oggi un suo fascino a tal punto che prevale sui social. È un po’ come un pass che ti permette di saltare la fila ad un evento.
Sui social media vengono condivisi un’infinità di contenuti ogni minuto e diventa impossibile rimanere aggiornati su ciò che più ci interessa. Ognuno dei social potrebbe cambiare la propria politica oppure anche scomparire e a quel punto, tutte le strategie adottate verrebbero spazzate via. E Google? Anch’esso non è del tutto affidabile, nasconde insidie, ogni tanto cambia i suoi algoritmi e non ha senso sprecare energie per capire in che modo agire.
Le uniche due cose che contano e di cui devi preoccuparti sono:
- pubblicare contenuti utili per il lettore. Devi capire la tipologia di pubblico verso il quale ti rivolgi, individuare i problemi più frequenti e fornire delle soluzioni, delle risposte o anche delle domande con lo scopo di dare consapevolezza.
- Rimanere in contatto diretto con il lettore ed è possibile nel momento in cui egli effettua l’iscrizione alla newsletter.
Come incentivare i visitatori ad iscriversi alla tua newsletter
Esistono due tipi di visitatori, quello curioso che si tratterrà qualche istante in più sul tuo sito grazie anche alla qualità dei contenuti pubblicati e, quello più pigro che, probabilmente, leggerà con fretta e furia solo ciò che gli interessa, magari saltando delle righe di testo per poi uscire dal sito e non farvi più ritorno. Al primo basterà individuare il form di iscrizione alla newsletter e il gioco sarà fatto, mentre al secondo servirà uno stimolo in più per convincerlo ad iscriversi. È sufficiente regalare un contenuto di valore nel momento stesso in cui avviene l’iscrizione. Solitamente si tratta di un pdf contenente una guida, un elenco di consigli, una checklist o qualcosa di più consistente come un eBook.
Io ho deciso di regalare una piccola guida sull’ottimizzazione delle immagini per il web più un ulteriore bonus con le 10 motivazioni essenziali per un fotografo. Vuoi scaricare le risorse adesso? Ti basta lasciare il tuo nome e la tua email qui sotto.
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Dove posizionare il form di iscrizione
Ho effettuato vari test ed ho constato che i punti più efficaci dove posizionare il form di iscrizione sono nel widget e nel footer del sito. Qualche riscontro positivo l’ho ottenuto posizionandolo all’interno di qualche articolo lungo. Grazie a Hello Bar puoi anche decidere di far comparire un widget dopo un determinato periodo di permanenza sul sito o nel momento in cui l’utente decide di andarsene ed effettuare vari test per determinare quale sia la soluzione migliore.
Ho sperimentato questa funzione per un paio di mesi, ma non sono ancora del tutto convinto sulla sua reale efficacia, anche perché può risultare troppo invadente. Inoltre, considerato il fatto che una buona parte degli accessi avviene da mobile, potrebbe rendere la navigazione poco piacevole e poco fluida. Al momento preferisco adottare la politica della trasparenza, in questo modo la mia lista di iscritti crescerà, forse più lentamente, ma con la certezza che le persone lo hanno fatto consapevolmente ed apriranno con interesse la mia newsletter. Non mi piacciono quei siti che utilizzano stratagemmi.
Il form di iscrizione deve avere 3 requisiti: essere evidente, il testo deve risultare chiaro e convincente, per quanto riguarda i campi da compilare ti consiglio di chiedere nome e email.
L’invio della newsletter: 4 buone pratiche da adottare
- Scrivi newsletter piacevoli da leggere e cura in particolar modo l’oggetto, è la prima cosa che appare quando si riceve un’email e di conseguenza condiziona il comportamento del lettore.
- Cura l’aspetto lasciando i dovuti spazi e formattando il testo. Ricordati di non commettere errori di ortografia, perciò, leggi e rileggi prima di inviare una newsletter.
- Sorprendi i tuoi lettori con qualche regalo.
- Non inviare troppe newsletter.
Come verificare l’efficacia di una newsletter
È possibile attraverso l’analisi di due valori:
- Open rate è la percentuale di newsletter aperte calcolata sul totale di newsletter effettivamente consegnate. È da considerarsi nella norma un open rate fra il 10% e il 30%. Lo so, è basso, ma devi considerare che non esistiamo solo noi, la gente ha anche altri interessi. Io mi mantengo costante fra il 40% e il 45%.
- Click rate è la percentuale di messaggi aperti. Una media accettabile è fra il 5% e il 10%, al momento mi mantengo attorno al 18%.
È bello vedere crescere la propria lista di iscritti, ma devi periodicamente valutare l’interesse di ciascun lettore e, se necessario, effettuare una scrematura, così da incrementare l’open rate e il click rate. Deve prevalere la qualità sulla quantità.
Ogni qualvolta invierai una newsletter effettuerai anche una sorta di censimento, che ti consentirà di capire quali sono i contenuti più apprezzati e quelli di meno. In questo modo ti sarà più facile individuare gli argomenti da trattare.
Non solo, potrai dividere la tua lista di iscritti in dei segmenti, suddivisi in base ai tuoi obiettivi e inviare la newsletter solo ad alcuni di essi.
Hai già una tua lista di iscritti? Quali difficoltà hai incontrato?
Tags: mailchimp, newsletter
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