
Il corretto utilizzo degli hashtag
Il linguaggio di internet si è evoluto notevolmente e l’hashtag è parte fondamentale di questa evoluzione. Peccato che, buona parte degli utenti e in particolare i fotografi ne fanno ancora un utilizzo improprio. La causa, con molta probabilità, è uno scarso interesse a comprenderne l’importanza. E allora, mi chiedo a cosa serva essere su tutti i social se poi non si conoscono le dinamiche.
Il corretto utilizzo serve a rendere trovabile un contenuto e a scoprire contenuti interessanti di altri. In pratica, un hashtag serve a creare una connessione fra più persone, aventi in comune lo stesso interesse o argomento.
Che cos’è un hashtag?
Una parola o una frase preceduta dal cancelletto (#), che utilizzata all’interno di un messaggio, serve ad inviduare un contenuto di interesse e a facilitarne la ricerca.
Come utilizzare gli hashtag
- Utilizzare un hashtag specifico permetterà al vostro contenuto di non perdersi fra milioni di messaggi. Tale rilevanza permetterà un maggiore interazione fra una cerchia di utenti ben definita.
- È bene personalizzare e quantificare gli hashtag a seconda del social:
su Twitter è necessaria una comunicazione concisa ed efficace mediante l’utilizzo di uno o al massimo due hashtag. Da una ricerca si è evidenziato che i tweet con hashtag ottengono una maggiore interazione rispetto a quelli senza.Su Instagram si è visto che i post con la maggior percentuale di interazione sono quelli con almeno 11 hashtag. È comunque importante anteporre ad essi una breve didascalia.
Per Facebook la questione è diversa, possiamo tranquillamente dire che l’utilizzo degli hashtag è stato un fallimento poiché non sono stati riscontrati risultati positivi. Il popolo di questo social preferisce i post senza il cancelletto.
Su Google+ sono fondamentali per categorizzare un argomento, vengono assegnati in automatico, ma è possibile modificarli o aggiungerne altri. La cosa bella è che tali hashtag possono essere ricercati anche dagli utenti non iscritti al social, semplicemente andando su Google e digitando la parola chiave interessata. - Creare un hashtag per il vostro brand che non significa per forza utilizzare il simbolo # seguito dal vostro nome o di quello dell’azienda, ma qualcosa che vi rappresenta. Se creato con lo scopo di emozionare e coinvolgere può verificarsi virale.
Come NON utilizzare gli hashtag
- Non create hashtag infiniti formati da tre o quattro parole legate insieme poiché nessuno se lo ricorderà. Lo scopo del suo utilizzo è proprio quello di facilitare la ricerca ed è quindi opportuno sceglierne uno facile da memorizzare, che possa rimanere impresso.
- Non utilizzate più hashtag delle parole: la sola visione fa venire l’orticaria e, inoltre, non servirà a nulla se non ad ottenere più spam. Questo vale per tutti i social tranne Instagram dove invece è consigliabile utilizzare tutti i 30 hashtag consentiti in maniera intelligente.
- Non trasformate #ogni #parola #in #un #hashtag, focalizzate l’attenzione delle persone sul messaggio che volete trasmettere.
L’utilizzo degli hashtag vi permetterà di misurare l’impressione del vasto pubblico presente sui social. Ricordate di condividere i contenuti migliori, anche quelli degli altri.
Utilizzi gli hashtag? E in che modo? Quale riscontro hai ottenuto fino ad ora?
Tags: hashtag
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