
Il ritratto fotografico: 3 consigli utili
Nozioni di fotografia /
0 Comment / 15 Settembre 2014
Il ritratto fotografico non è solo un “semplice” scatto che ritrae una persona, per acquisire importanza vanno presi in considerazione tre elementi:
- un’idea, un progetto valido che valorizzi lo scatto. È importante comunicare qualcosa e si può fare in maniera diretta attraverso un particolare, un’espressione oppure in maniera indiretta lasciando libertà di interpretazione a chi osserva lo scatto. Per capirci meglio ci sono foto che sono belle ma risultano mediocri poiché manca un’idea ed altre invece che colpiscono la nostra anima inondandoci di emozioni. Quest’ultime catturano il nostro sguardo più di una volta, ci fanno domandare cosa funziona in quell’immagine e spesso non si trova risposta, ma sicuramente si può parlare di scatto
perfettoriuscito. - La luce e la capacità di saperla leggere e interpretare in tutte le situazioni. Consci di alcune regole dovrete essere in grado di esporre bene la scena, che non vuol dire per forza raggiungere un equilibrio, ma significa ottenere l’effetto desiderato e tralasciare per un attimo il grafico dell’istogramma. A volte è necessario infrangere le regole a favore della creatività, lasciando da parte l’improvvisazione. Come avrete notato non ho parlato di luci artificiali, ho voluto dare importanza alla luce naturale, quella generata dal sole che assume varie graduazioni di intensità nell’arco della giornata e delle stagioni.
Volete dare un tocco di professionalità ai vostri ritratti? Esiste un accessorio – indispensabile – che è il riflettore, il suo compito è quello di direzionare la luce e renderla più omogenea riempendo le zone d’ombra. In commercio ne esistono di diversi tipi: bianchi, argento, dorati e soprattutto pieghevoli, comodi da portare in giro. Si trovano ad un prezzo ridotto, provateli e vedrete che faranno la differenza. - Il terzo fattore è il soggetto, in questo caso la modella. Non dovete contare sulla disponibilità di un amico/a, la persona deve avere un minimo di esperienza, deve sapersi muovere spontaneamente, ma con cognizione. Noi possiamo suggerire qualcosa – sempre in modo garbato – ma un conto è trasmettere sicurezza e avere in mano la situazione e un altro è dirigere, quest’ultimo un comportamento da evitare. È importante mantenere un dialogo che non necessariamente prevede la comunicazione verbale, ma almeno un contatto visivo. Ci deve essere intesa!
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Tags: ritratto
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