
La fotografia come strumento di crescita personale
Anche se può sembrare ovvio, fotografare significa anche intraprendere un percorso di crescita personale. Tutto deve iniziare per passione e non perché fa figo avere in mano una reflex d’ultimo grido. E sapete perché dico ciò? La tecnologia e in particolar modo i social hanno cambiato il modo di esporsi e relazionarsi. Tuttavia, la colpa non è dell’innovazione, ma sempre di noi esseri umani.
Va bene restare al passo con i tempi, ma i propri valori non vanno mai dimenticati. Crescendo si dovrebbe conservare quella spontaneità e quell’innocenza che è tipica di un bambino. Invece, con i social, la tendenza è di crearsi un personaggio. Possibilmente “perfetto”. L’importante è apparire e cercare approvazione anche se non è questa la soluzione per far crescere l’autostima. La stima e il rispetto di sé non si ottiene dall’oggi al domani, ma attraverso un lungo processo in cui la fotografia può fungere da terapia.
Bisogna mettersi l’animo in pace, la perfezione non esiste, si deve vivere la fotografia in modo sano, senza sentimenti come l’invidia e l’odio che sono solo controproducenti. Non è una gara agonistica, c’è posto per tutti, sta a noi capire se può diventare qualcosa di più di una passione.
Sono convinto che non esistono limiti, siamo noi a imporceli. C’è bisogno di sperimentare e sbagliare senza temere il giudizio altrui. È importante prendere consapevolezza dei propri errori, ma non viverli come una disfatta. Essi devono rappresentare un punto di ripartenza e renderci ancora più motivati. Nei momenti bui – esistono anche quelli – è fondamentale interrogarsi, chiedersi da dove è iniziato tutto e perché.
E poi, volete un consiglio? Non perdetevi dei meandri delle innumerevoli e infinite diatribe: analogico o digitale, post-produzione sì o no, Canon o Nikon… quelle lasciatale nelle discussioni dei forum, dove pare che siano il problema fondamentale. Colgo l’occasione per suggerirvi una piacevole riflessione fatta dal fotografo Nicola Focci: “I forum: maneggiare con cautela“.
[Tweet “È doveroso riscoprire il vero significato di fotografare. #fotografia”]
Non sprecate tempo a lamentarvi, fotografate e fotografate ancora. Ricercate e definite un vostro stile, sarà l’investimento per il vostro futuro.
Tags: crescita personale
Quello che ho appena letto mi sembra proprio un post “di pancia”, di quelli che non si studiano ma si buttano giù di getto. Quelli dove le mani corrono da sole. Quei post che usiamo per difendere una delle più belle forme di comunicazione che abbiamo: la fotografia.
Forse è una deriva, fra selfie con bastone o scatti allo specchio, di quello che è mostrare cosa c’è dall’altra parte dell’obbiettivo. LA fotografia è passione, narrazione, emozione, ricordo, dolore, amore. La fotografia racchiude tutto. Ed è per questo che dobbiamo ricominciare ad amarla, a raccontare un evento creando un piccolo racconto, ad inserire dentro quel valore che ormai abbiamo perso a causa dell’eccesso di scatti che facciamo.
Scattiamo meno. Scattiamo meglio. Voglio chiudere questo commento con un meraviglioso aforisma di Dorothea Lange:
“La macchina fotografica è uno strumento che insegna alla gente come vedere il mondo senza di essa.”
E questa penso sia la strada che dobbiamo seguire.
Ciao Francesco e a presto