
La Via Lattea: racconto di uno scatto
Tralasciando i primi “articoli”, posso dire di avere sperimentato tanto e continuerò a farlo poiché le soddisfazioni ottenute sono state tante. Non so ancora se definirmi un blogger, è poco più di un anno che ho aperto questo blog ed è il primo, ma ciò di cui sono certo è la mia passione per la fotografia che spero traspaia attraverso i miei scatti e le mie parole.
Cerco ogni giorno di rendere questo spazio sempre più interessante, soprattutto in questi mesi d’estate dove l’attenzione nei confronti di argomenti complessi cala notevolmente. Immagino che chiunque abbia voglia di leggere qualcosa di leggero e allo stesso tempo utile. Mi sbaglio? Ogni tanto, vi piacerebbe leggere il racconto di uno scatto con le emozioni vissute, consigli e qualche dato tecnico? Io inizio, poi aspetto un vostro parere.
Alla ricerca della Via Lattea
Ci sono scatti che nascono sul momento ed altri che prendono vita già nella nostra mente, come ad esempio questo che vi mostrerò. La Via Lattea è una galassia del nostro sistema solare, purtroppo non visibile ad occhio nudo, ma solamente attraverso le moderne e potenti macchine fotografiche.
Località: Alta Pusteria. Mi trovavo da queste parti per trascorrere le mie vacanze estive e con me avevo portato la mia macchina fotografica con diversi obiettivi, la montagna si presta a diverse tipologie di scatto. Una sera approfittai delle condizioni meteo favorevoli e mi diressi verso il Lago di Braies con tutto il corredo fotografico. Una volta sul posto, presi posizione – avevo già fatto il sopralluogo nei giorni precedenti per vedere quale fosse il punto di ripresa migliore – e montai la mia fotocamera con un obiettivo grandangolare sul treppiede. L’unica pecca di questo posto è che ha la visuale un po’ stretta, poco adatta al formato panoramico, perciò optai per un orientamento verticale.
Con me avevo anche una bella torcia per guardare dove mettevo i piedi e il mio smartphone per aiutarmi nell’individuazione delle costellazioni, sfruttando apposite applicazioni come Photo Pills o Star Rover.
Dopo aver trovato la giusta inclinazione e lunghezza focale dovetti aspettare quasi mezzanotte prima di visualizzare la Via Lattea sul display della fotocamera, ma non fu certo un problema, ebbi la fortuna di godermi la natura in tutto il suo splendore. Credo di non aver mai visto un cielo così stellato, il tutto si rifletteva sul lago, attorno gli alberi e il fruscio creato da qualche animale in movimento, in lontananza le montagne e poco sopra proprio lei, la galassia a lungo rincorsa.
I dati di scatto sono i seguenti: 16 mm effettivi 24 mm, f/4, 25 secondi, ISO 5000.
Non è e non sarà uno dei miei scatti migliori, sicuramente avrei potuto far di meglio se avessi avuto una reflex full-frame – arriverà a breve – il rumore è visibile, ma tutto sommato sono abbastanza soddisfatto, primo per aver concretizzato lo scatto sognato a lungo e secondo mi ritengo fortunato di aver vissuto un’esperienza così bella.
Condizioni ideali
- La Via Lattea è visibile in estate, in direzione Sud verso la costellazione del Saggitario.
- Cielo limpido.
- Assenza di vento.
- Basso inquinamento luminoso.
Attrezzatura consigliata
- Reflex full-frame, le dimensioni del sensore permettono di contenere ottimamente il rumore ad alti ISO. Indicativamente si parte da un valore di 3200 ISO.
- Un buon treppiede, serve la massima stabilità.
- Telecomando di scatto remoto.
- Ottiche grandangolari molto luminose almeno f/2.8.
Avete inseguito e realizzato il vostro scatto? Vi piacerebbe prendere parte a questa iniziativa e raccontare un vostro scatto? Contattatemi via email.
Tags: racconto di uno scatto, Via Lattea
Bello scatto, comunque, non me ne intendo e avrei fatto una schifezza, però il risultato è buono. C’è la luminosità delle case che disturba, vero? Nel forum dei canoniani avevo chiesto come fotografare la luna e dissero di farlo in aperta campagna, senza luci artificiali intorno, e ovviamente cavalletto e caratteristiche varie che non ricordo per lo scatto. Immagino che per la Via Lattea sia lo stesso, giusto?