
Fotografare in inverno: la guida completa
L’inverno è una delle stagioni migliori – e che io adoro di più – per fotografare, il continuo mutamento delle condizioni climatiche offre scenari unici.
Iniziamo col spiegare che la luce è meno dura rispetto ai mesi estivi ed è dovuto al fatto che i raggi solari si diffondono con una maggiore inclinazione rispetto all’orizzonte. Inoltre, le ore di luce sono minori, ma sono tutte sfruttabili. L’aria è più limpida e quindi anche le immagini appariranno con colori più vivaci e contrastanti.
Il paesaggio invernale assume mille sfaccettature grazie a variabili quali: brina, ghiaccio, nebbia e neve. Di fronte a condizioni simili verrebbe più facile rimanere a casa invece bisogna imparare a vincere la pigrizia, con un po’ di sacrificio otterrete grandi soddisfazioni.
Il luogo più insignificante potrebbe trasformarsi in un paesaggio da sogno.
Quando uscire
Alzatevi la mattina presto, quando tutti ancora dormono, avrete modo di assistere ad uno spettacolo emozionante, approfittate dello scenario che si viene a creare poco prima o subito dopo un temporale. Non fatevi intimidire dalla nebbia la quale donerà un aspetto misterioso alle vostre foto. Anche la notte soprattutto in montagna regale piacevoli sorprese. Sfidate voi stessi e il tempo ovviamente con prudenza.
Cosa riprendere
L’acqua si presta molto come soggetto, recatevi al mare, cercate un torrente e giocate con le lunghe esposizioni oppure molto d’effetto sono i laghi ghiacciati. Andate in collina o in montagna, le nuvole creano spesso condizioni interessanti come un raggio di sole che filtra tra le nuvole. Quando componete la scena non abbiate l’ansia di voler includere sempre tutto, bastano pochi elementi per ottenere un’immagine d’impatto. Utilizzate anche teleobiettivi per stringere su dettagli come cime, oppure colline che formano linee armoniose.
Attrezzatura consigliata
- Reflex o mirrorless, ma se avete anche una compatta non sentitevi esonerati.
- Una batteria di scorta tenuta possibilmente al caldo poiché il freddo riduce le prestazioni.
- Una borsa o zaino imbottito per garantire un trasporto sicuro.
- Un set di filtri composto da:
– UV (Ultra Violetto) che serve a bloccare i raggi ultravioletti ed è indicato soprattutto in montagna;
– polarizzatore che serve ad attenuare i riflessi e saturare maggiormente il cielo;
– ND (Neutral Density) che permette di ridurre l’intensità della luce ed utilizzare tempi di scatto più lunghi;
– GND (Graduated Neutral Density) che permette di oscurare le zone più illuminate ed ottenere un bilanciamento tra primo piano e sfondo. Dei quattro filtri direi che questo è quello più essenziale, senza non riuscirete ad esporre correttamente la scena: dovrete decidere se esporre sul cielo o sul primo piano e come risultato otterrete una delle due zone sovraesposte. - Il paraluce sempre montato per ridurre il fenomeno dei riflessi indesiderati e per riparare la lente da eventuali urti che potrebbero danneggiare il vetro.
- Obiettivi grandangolari e tele, ma anche uno zoom può andare bene. Non ci sono regole, la scelta è a vostra discrezione. Dipende dal peso che volete portarvi dietro e dalla strada che dovete percorrere per raggiungere il luogo.
- Un panno morbido per asciugare le parti elettroniche e di vetro come mirino, display e obiettivo da possibili condense o goccioline di pioggia.
- Un sacchetto di plastica per proteggere la fotocamera e l’ottica da pioggia e neve. Non ne avrete bisogno se avete una fotocamera professionale poiché è dotata di materiali resistenti a sbalzi termici e varie intemperie.
Un occhio di riguardo al vestiario che deve proteggervi dal freddo e mettervi in sicurezza.
Impostazioni fotocamera
- Scattate in raw, vi darà la possibilità di intervenire in post produzione su bilanciamento del bianco e esposizione.
- Mantenete gli ISO su valori minimi.
- Utilizzate la modalità priorità di apertura o priorità di tempi per lunghe esposizioni.
- L’apertura del diaframma deve essere settata su valori che vanno da f/14 a f/22 per mantenere a fuoco tutta la scena ed ottenere un’immagine nitida.
- La compensazione dell’esposizione è fondamentale perché potete correggere la lettura effettuata dalla macchina. Niente è ancora così potente ed evoluto come l’occhio umano. Il sensore della fotocamera effettua una lettura approssimativa che la maggior parte delle volte funziona egregiamente, ma ad esempio nel caso di un paesaggio innevato tende a sottoesporre la neve facendogli assumere una tonalità tendente al blu o al grigio. Ecco che dovrete intervenire voi compensando l’esposizione in positivo con valori di +1/3, +2/3 e come per magia la neve apparirà bianca.
Come comporre la scena
- La regola dei terzi è quella più utilizzata e sapete in cosa consiste? Immaginate di dividere la scena tracciando due linee orizzontali e due verticali, componete posizionando nei due terzi della scena la parte di maggiore interesse. Sulla vostra fotocamera è possibile attivare una funzione che attiva la griglia. Cercate di porre il soggetto vicino o all’incrocio delle linee per dare all’immagine un senso di equilibrio.
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- In assenza di soggetti di interesse cercate dei pattern che si ripetano oppure puntate su una composizione astratta.
- Prestate attenzione ai dettagli come ad esempio le goccioline di acqua sopra una foglia, la brina che ricopre un fiore oppure alle figure astratte che si formano con il ghiaccio. Con un po’ di pazienza nelle prime ore del mattino potrete anche trovare animali che usciranno allo scoperto per mangiare.
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L’inverno è ormai alle porte, un po’ di nozioni per scattare le avete, ora non vi resta che sperimentare.
Se l’inverno è anche la vostra stagione preferita per scattare contribuite ad arricchire questo articolo lasciando un vostro consiglio nei commenti.
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Tags: consigli per scattare
Credo che il sacchetto di plastica possa essere molto utile per tenervi la fotocamera e/o gli obiettivi quando si passa da un ambiente freddo a uno caldo (es. si entra in un rifugio dopo una seduta di scatti).
In questo modo è minore l’umidità che si deposita sulla macchina… Cioè quell’odioso effetto che noi portatori di occhiali conosciamo bene, quando s’appanna disastrosamente tutto! 😉