
Fotografare per se stessi o per gli altri?
Scorrendo il feed di Facebook e Instagram, ho notato che ci sono fotografie sempre più simili fra di loro, i cosiddetti cliché e questa cosa mi ha fatto riflettere. Non sono schierato con chi ritiene che la fotografia è morta. Oggigiorno, è accessibile a chiunque e nemmeno questo lo considero un male ma, penso che ognuno debba collegare il proprio cervello.
Sai cosa comporta non ragionare con la propria testa?
Perdere la retta via, allontanarsi dalla fotografia. Sì, perché se decidi di seguire gli influencer, essi sfruttano il loro seguito per ottenere successo con delle immagini “perfette”, spesso mediocri e studiate a tavolino. L’obiettivo è raggiungere e invogliare quante più persone possibili ad acquistare un prodotto.
E questo vuol dire fotografare? Forse, mi sono perso un passaggio. Ero rimasto che fotografare significa esprimere sensazioni, emozioni.
Questi influencer, ignari della responsabilità che hanno, continueranno a pubblicare immagini senza preoccuparsi di nulla, quindi, siamo noi a dover prendere le distanze dai grandi numeri. Può succedere di scattare fotografie già viste, soprattutto all’inizio, quando si deve ancora capire la direzione da prendere. Sui social, alcune immagini ottengono più like e più commenti di altre, questo meccanismo può invogliare, ma così facendo si rischia di danneggiare la percezione di qualità.
Fotografare per compiacere gli altri vuole dire restare ingabbiati, impedire al vero io di venire fuori. Armati di coraggio ed esci dalla zona di comfort!
La zona di comfort o comfort zone è una condizione mentale, è quel luogo comodo e sicuro che ci siamo creati basandoci sulle nostre convinzioni e abitudini.
3 motivi per cui restare nella zona di comfort rappresenta una trappola
- Se non ti metti in gioco non conoscerai mai la tua vera identità e non ti differenzierai dalla massa.
- Per imparare devi seguire la tua strada sperimentando. Sperimentare significa crescere.
- La routine danneggia la tua vita, a livello fisico e mentale. Tutto ciò che diventa abitudinario ti rende infelice e privo di stimoli.
Tutti i giorni fotografa con passione, percorri nuove strade, cerca il confronto e dai spazio all’istinto. Dimentica parole come “successo” e “guadagno” e insegui le emozioni ascoltando il tuo cuore.
Non ambire alla perfezione e nemmeno alla bellezza esteriore, racconta qualcosa, comunica un messaggio, lascia un tuo segno. Non condividere tutto ciò che fotografi, ci saranno immagini più intime di altre, stampale e conservale gelosamente.
Cosa provi quando scatti una fotografia? Sei solito metterti alla prova o preferisci la strada più sicura, più facile?
Tags: fotografia
Hai una grande capacità di collocare le “abitudini” della gente nel contenitore della fotografia “scelta”. Credo che il clichè sia ormai il padrone e il fotografo sia la sua mano o meglio il suo occhio. Scollegare è impossibile perchè c’è l’illusione di fondo che è il guadagno o la soddisfazione del proprio ego piccino nella sostanza, ma grande nell’appetito ciò che viene soddisfatto. Mettere ordine partendo da qui è impossibile ovvero un’impresa. Comunque è bello leggerti ciao e buona giornata