
Instagram sta creando dei mostri?
Vi siete mai fermati a riflettere su questa domanda? Ogni tanto, sarebbe opportuno. Su Instagram e sui social in generale occupiamo buona parte del nostro tempo, ma in che modo?
Si tende sempre ad attribuire la colpa ai social: “quando non c’erano si stava meglio”. Quello senz’altro. Però, il punto è un altro, i social sono nati per condividere delle informazioni, peccato che la maggior parte delle persone utilizzano questo strumento in modo improprio, ignari delle conseguenze che possono causare le loro azioni. Bisogna assumersi le proprie responsabilità.
Da quando è stata implementata la funzione delle stories, ho visto persone condividere la propria vita. Sì, d’accordo, qualcuno può dirmi che sono importanti per promuovere il proprio brand e di conseguenza per aumentare il seguito, ma non voglio parlare di marketing, vi ricordo che qua si parla soprattutto di fotografia e di cosa significhi fotografare.
In giro c’è un gran scopiazzamento, manca la creatività. Sono poche le persone che hanno qualcosa di nuovo da raccontare, meglio seguire la via dei cliché. La stessa tipologia di foto è possibile ritrovarla in più profili e questo perché per molti conta di più ottenere visibilità con una bella foto invece con una buona foto.
Sembra che l’importante sia avere un numero elevato di follower, così è più alta la probabilità di diventare un influencer.
Tutti “grandi” fotografi, ma nessuno di questi personaggi che abbia il coraggio di sperimentare. Eppure nel profilo trovate scritto fotografo. Se magari provate ad affrontare un qualsiasi argomento sulla fotografia, il silenzio assoluto dall’altra parte.
Per fortuna, esistono delle eccezioni, persone che se ne fregano delle dinamiche di instagram, che studiano, sperimentano e si confrontano. Osservando le fotografie si percepisce la loro passione, raccontano storie che sono in grado di emozionare.
Quindi, preso a giuste dosi, Instagram può essere terapeutico e d’ispirazione, l’importante è seguire le persone giuste. Non bisogna sentirsi obbligati a contraccambiare il follow solo perché questa vi segue. Dedicate del tempo per scovare profili di un certo spessore e interagite con esse.
Com’è il tuo rapporto con Instagram? La fotografia è in continua evoluzione, qual è la tua percezione?
Tags: instagram
Ciao Francesco,
Ho letto la tua newsletter di oggi 16/10 e le ultime 02 compresa questa su cui ti scrivo. Il tema di fondo è moooolto simile.
Credo semplicemente che i social siano social: si condivide tutto quello che si vuole, e questa vale anche per gli scatti.
Chi come me ha voglia di cimentarsi nella fotografia (ho iniziato con un corso base ad Aprile quest’anno e da quel giorno continuo a imparare e a informarmi) prima o poi posterà su qualche social. Magari avrai da ridire sulla tecnica, sulla composizione, sulla post produzione, su tutto. Bene. Si è qua per imparare e ben vengano le critiche costruttive. Ma è fatica persa andare a giudicare le foto di chi scatta e posta per un centinaio e passa di likes. Non vogliono fare fotografia. Questo per loro è solo un altro metodo di comunicazione. Punto/Stop. Non ci perderei troppo tempo. Chi segue il tuo blog vuole imparare e fare sul serio, con i limiti del caso (inesperienza, attrezzatura, vita frenetica…). Tu scrivi per noi che abbiamo bisogno di te. 🙂