
La fotocamera digitale: una pericolosa distrazione?
Oggigiorno, qualsiasi fotocamera decidiate di comprare, avrete tra la certezza di avere tra le mani un concentrato di tecnologia, che però, potrebbe anche rivelarsi una pericolosa distrazione. Il digitale ha portato sia vantaggi e sia svantaggi: se da una parte l’aggiunta di pulsanti ha facilitato la selezione di alcune funzioni, dall’altra parte la moderna tecnologia costituisce un ostacolo tra il fotografo e il mondo che lo circonda.
È possibile sperimentare, soprattutto senza spendere soldi, cosa che invece era impossibile con l’analogico. Ora, si scatta una foto e la si può subito visualizzare sullo schermo LCD, si può verificare l’inquadratura, l’esposizione e la corretta messa a fuoco. Ancora prima di scattare è possibile selezionare una modalità di scatto, impostare i parametri di scatto e selezionare tante altre funzioni, rischiando di perdersi nei meandri dei menù e sottomenù.
Ma tutto ciò non è abbastanza, l’obiettivo montato potrebbe non essere adatto, ecco che allora diventa di primaria importanza comprarne altri, così da ampliare il proprio parco ottiche ed avere qualcosa da mostrare agli altri sul web.
Variabili su variabili, troppe, esse vincolano la nostra mente e impediscono alle idee di fluire liberamente.
Alt! Così facendo perdiamo di vista il vero significato di fotografare.
Serviamoci della tecnologia, ma non abusiamone, dimentichiamoci della tecnica, resettiamo il cervello e lasciamo spazio alle idee, pensiamo a dei progetti fotografici costruttivi, in grado di esternare la nostra sensibilità e il nostro linguaggio.
La fotocamera deve essere un’estensione del corpo, uno strumento attraverso il quale possiamo mostrare agli altri il “nostro” mondo.
Come comportarsi: le 3 fasi di approccio con la fotocamera
- Per prima cosa, leggete bene il manuale onde evitare di sprecare del tempo con la fotocamera in mano.
- Imparate a conoscere bene la fotocamera scattando tanto. Focalizzatevi solamente sulle cose essenziali, quelle che utilizzerete maggiormente.
- Il terzo passaggio è fondamentale poiché arrivati a questo punto avrete assimilato tutto ciò che vi serve, ogni azione non richiederà più uno sforzo mentale. Dimenticate tutto, niente deve distrarvi, solo voi e la fotocamera per concretizzare le idee.
Ciò che fa la differenza in una buona foto è l’idea.
Concretizzare un’idea significa sviluppare un progetto fotografico ed è uno dei modi migliori per crescere come fotografo. È fondamentale investire bene il proprio tempo: dedicate almeno l’80% alla creazione di progetti e circa il 10-20% – consentitemi il termine – al “foto cazzeggio”. Con questo metodo riuscirete a portare avanti la tecnica, ma soprattutto, svilupperete il lato espressivo, quello che vi permetterà di comunicare.
La sperimentazione è la miglior alleata del fotografo e dovrà subire una mutazione nel corso degli anni. All’inizio del vostro percorso, sarà più una sperimentazione tecnica che vi porterà a conoscere le basi della fotografia. Poi, di pari passo con la vostra crescita professionale, non considererete più solo l’aspetto estetico della fotografia, avrete altre necessità e la sperimentazione diventerà personale ovvero imparerete a conoscervi meglio. Da questo momento, inizierà a definirsi lo stile fotografico e la possibilità di contraddistinguersi dalla massa aumenterà in maniera esponenziale.
Tags: fotocamera
Da appassionato di fotografia concordo in pieno. Mi viene pero da pensare che, forse, l’impedimento possa essere il fatto di non avere nessun “manuale di idee” che aiuti dopo aver appreso la tecnica pur fine a se stessa…