La pazienza: requisito essenziale per un fotografo
C’era una volta un fotografo, che scattava per catturare momenti importanti, per regalare felicità ed emozioni senza neanche conoscere il significato dell’ansia da prestazione. Si ritirava nel suo studio o nel suo laboratorio casalingo – spesso uno scantinato – e pazientemente sviluppava le sue fotografie. Catapultato nel suo mondo, egli era felice.
Oggigiorno, la pazienza è un’utopia. Numerose distrazioni che possono far perdere di vista la retta via, sui social si grida spesso al successo facile. Virus che ha contagiato in molti e subito si corre alla ricerca dello stratagemma per ottenere tutto e subito.
Si parla di regole, algoritmi che cambiano continuamente e nessuno ci sta. Ci si preoccupa di trovare un rimedio quando invece, sarebbe più opportuno trovare una propria identità. Lo so, ci vuole pazienza, ma nel tempo premierà.
Se cerchi la perfezione, difficilmente riuscirai ad agire e concretizzare qualcosa. Non attendere, il momento migliore è ora.
Cos’è la pazienza per un fotografo?
- Raggiungere gli obiettivi prefissati senza preoccuparsi del tempo in sé, ma accorgersi di come esso possa aprire nuove porte e aiutare nella crescita. Pensa alla pazienza che richiede la realizzazione di un progetto fotografico che, come ben sai, prevede la scelta di un tema da sviluppare, degli scatti per raccontare una storia, una selezione accurata delle fotografie e infine, la post-produzione.
- Aiuta a (ri)valutare certe scelte prese e a comprendere gli errori commessi. Basti pensare alle varie fasi che bisogna affrontare per individuare e definire il proprio stile.
- Serve ad andare oltre all’apparenza, a sperimentare nuove strade. Un esempio lampante che mi viene in mente è quando di fronte ad uno scenario – del quale si ha la convinzione di conoscere bene – non si vede più in la del proprio naso. Solitamente si scattano foto con la stessa inquadratura oppure si opta di non scattare perché pare non ci sia niente di nuovo o interessante. Una delle prime scuse è “ah se potessi viaggiare, scatterei un sacco di belle fotografie”. Non è questo l’atteggiamento giusto, devi armarti di pazienza, provare a vedere con occhi diversi e mettere in gioco la tua sensibilità.
Ti auguro di trovare nella fotografia la tua passione, motore fondamentale di tutto, di credere in quello che fai senza farti scoraggiare dai tuoi sbagli o dalle critiche non fondate mosse da persone invidiose.
Cos’è per te la pazienza? È una qualità che ti appartiene?
Tags: crescita personale
Lascia un commento