
“Legami”: racconto di un progetto fotografico
Ho da poco concluso il mio nuovo progetto fotografico intitolato “legami”. Oltre a presentartelo, voglio anche raccontarti come l’ho realizzato e questo perché penso che condividere un’esperienza sia sempre utile. Dalla nascita dell’idea fino alla selezione delle immagini sono trascorsi tre mesi, praticamente un’intera estate.
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Tutto è nato da questo scatto, il suo punto di forza è la semplicità. La composizione dell’immagine è elementare, ma quella signora e quel cane avevano attirato la mia attenzione, mi piaceva l’atmosfera di pace e benessere che si respirava. Ho deciso di catturare quelle emozioni nella maniera più genuina.
C’è chi è impegnato a leggere e chi a riposarsi, apparentemente ognuno è per conto proprio e invece, soffermandosi un attimo, arriva un’altra cosa, il loro legame. Ognuno ha scelto di godersi il tempo come meglio crede, ma sempre uniti. Questa cosa mi ha fatto riflettere e capire che, corriamo troppo, siamo distratti dalla tecnologia e diamo poca importanza ai legami. Per questo motivo ho deciso di sviluppare il progetto.
Cosa ho utilizzato per scattare
Tutti gli scatti sono stati effettuati con un iPhone 4s, uno smartphone non proprio di recente costruzione, dotato di una fotocamera di qualità ridicola rispetto a quelle odierne. Però, niente deve impedirci di concretizzare le idee e dar sfogo alla creatività. Ancora una volta non è il mezzo a fare le differenza, ma l’occhio del fotografo.
Ho cercato di vedere i limiti come un’opportunità a mio vantaggio, le sue ridotte dimensioni sono state fondamentali per avvicinarmi quanto più possibile alla scena e cogliere l’attimo indisturbato dagli sguardi altrui. Nessuna possibilità di cambiare obiettivo o di zoomare e nemmeno la possibilità di intervenire su qualche parametro di scatto, solo io e la fotocamera.
L’unico e vero obiettivo di un qualsiasi progetto fotografico deve essere quello di raccontare una storia, ciascuna immagine deve susseguirsi rispettando il tema scelto.
Come ho editato le foto
Per quanto riguarda la post-produzione, soprattutto su un tema così importante non si può intervenire in maniera drastica. Le foto sono intatte, ho voluto preservare i ricordi e le emozioni. Ogni foto è stata editata con lo smartphone ed esclusivamente con un’applicazione: vscocam. Per ogni foto ho applicato un solo filtro, in maniera lieve, ho regolato luci ed ombre e ho aggiunto un pizzico di nitidezza. Niente di più.
La selezione delle foto
Senza tener conto delle foto cancellate subito dopo lo scatto, mi sono ritrovato già con una buona selezione, all’incirca 20 immagini. Ancora troppe a mio parere, così, il passo successivo è stato quello di trasferirle sul computer e riguardarle in grande per svariate volte fino a sceglierne un totale di 12.
È una fase importante in cui è richiesta una buona dose di autocritica, ma nonostante ciò, non è mai facile escludere delle foto, anche solo per le emozioni che ci legano ad essa. Però, dobbiamo ricordarci che le foto verranno viste da altre persone e per questo dobbiamo cercare di risultare né noiosi e né scontati.
Realizzare dei progetti fotografici cambierà il tuo modo di approcciarti alla fotografia. Ti si aprirà un nuovo mondo, osserverai e scatterai in maniera diversa, imparerai a riconoscere una bella foto da una buono foto, darai più importanza al contenuto piuttosto che all’aspetto esteriore. Ovvio, tutto questo non dall’oggi al domani, ma con il dovuto tempo.
Ti è stato d’aiuto scoprire come ho realizzato il progetto fotografico? Cosa ne pensi del progetto? Mi piacerebbe conoscere la tua opinione.
Tags: progetto fotografico
Fotografare per trasmettere qualcosa, a mio avviso, è questione di sensibilità, la foto va sentita. Credo che questo progetto ne sia dimostrazione, perché una serie di scatti che inizialmente ti hanno semplicemente”chiamato” ti hanno fatto “sentire” più che vedere l’ invisibile legame che esiste fra persone. In tutta sincerità la cosa mi è piaciuta molto. Veramente un bel lavoro