
Fotografare comporta delle responsabilità
Negli ultimi decenni, grazie agli smartphone, la fotografia è diventata accessibile a tutti. Un semplice click, si applica un filtro e il gioco è fatto. È sufficiente inquadrare la scena e a tutto il resto ci pensa la tecnologia, sempre più all’avanguardia.
Difficilmente si ottengono foto sbagliate, tutto è sempre a fuoco, l’esposizione è ben bilanciata e la resa dei colori è ottima. Bisogna proprio impegnarsi per sbagliare. Ho provato diverse volte a scattare dal treno e dall’auto in corsa (ovviamente non mentre guidavo) per cercare di ottenere un effetto mosso, ma è quasi impossibile, la fotocamera riesce comunque a mettere a fuoco la scena.
Questa facilità nel scattare, consente a chiunque di conservare un ricordo, ma d’altra parte, può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Nel momento in cui ci si accontenta di una foto mediocre e la si pubblica sui social – e non stiamo parlando di una persona, ma di tante – si riduce inconsapevolmente la percezione del livello di qualità. Il rischio è di assuefarsi e di riconoscere sempre con maggiore difficoltà la qualità.
La mia non è una riflessione da saccente e nemmeno provocatoria, è solo un invito a rallentare e a soffermarsi maggiormente sulle fotografie che meritano attenzione. Inoltre, nel momento in cui pubblichiamo una foto sui social, dovremmo pensarci una volta in più, perché diventerà visibile a tutti.
È importante che ognuno si sente responsabile. Non trovo giusto che vengano pubblicate foto, le quali violano dei diritti, soprattutto quando si tratta di minori. Non mi piace quando per attirare l’attenzione si ritraggono dei mendicanti e non sopporto quando la sensualità del corpo femminile viene strumentalizzata per apparire ed ottenere qualche like in più.
Ognuno è libero di fotografare ciò che vuole, ma penso che ci voglia un po’ di tatto. Non deve prevalere la voglia di apparire e né di catturare a tutti i costi l’attenzione delle persone. Si può, però, trasmettere delle emozioni, e per farlo, occorre emozionarsi e provare a tradurre queste sensazioni nella foto. Uno dei requisiti principali che deve avere il fotografo è la sensibilità.
Qual è il tuo pensiero? Prima di pubblicare una foto sui social, ti accerti del contenuto?
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Mi faccio mille domande. Ho tantissime foto di street che non pubblico proprio per rispetto e per non avere rogne. Peró posso anche dire che questa questione della privacy e via dicendo, nessuno di noi potrà più diventare un Bresson o una Maier.