
Perché hai paura del confronto?
Attenzione, questo è un articolo ad alto contenuto provocatorio, ma ti consiglio di leggerlo tutto d’un fiato fino alle fine. In generale nella fotografia sto notando sempre di più un atteggiamento di prudenza per quasi dire di paura nel momento del confronto. Quando qualcuno è più bravo di te oppure ha uno stile originale non riesci ad accettarlo, soprattutto pubblicamente. Forse temi il cambiamento, la concorrenza, prova a dirmelo tu.
Invece, non ti manca il coraggio quando devi criticare contestare qualcuno e sai perché avviene questo? Molto semplice è la soluzione più facile mentre quella più scomoda – e indicata – sarebbe riflettere e cercare di capire i propri limiti. Hai libertà di parola è vero, ma quando vuoi esprimere il tuo dissenso utilizza parole appropriate, magari cercando di effettuare una critica costruttiva.
Ho toccato un punto cruciale? Due sono le reazioni che potrei averti indotto:
- rispondermi d’istinto con una frase del tipo: “ma ti sei svegliato male questa mattina?”.
- Interrompere la lettura e smettere di seguire per sempre questo blog. Non farlo, abbi fiducia e prosegui la lettura.
È da tempo che volevo affrontare questo argomento, in fondo questa è la situazione attuale, non credi? Ora mi spiego meglio.
Innanzitutto, mi preme dire che sostengo la condivisione dei contenuti di valore: quando mi imbatto in un articolo interessante perlopiù scritto bene, condivido l’articolo sui vari social, se lo ritengo opportuno o rimango con qualche dubbio, scrivo volentieri un commento per ottenere risposta e conoscere meglio la persona che si cela dietro a quelle parole. Ma, non è tutto, la mia voglia di conoscere e imparare mi porta a spulciare il sito/blog del fotografo osservando attentamente il suo portfolio, la pagina “chi sono” e altri articoli. E fino a qui credo sia una pratica comune poiché non si esce allo scoperto, ci si limita ad osservare in silenzio.
Il passo successivo è quello di seguire le sue pagine social, per me un’azione spontanea se voglio rimanere aggiornato e imparare cose nuove. Da questo punto in poi iniziano le prime paure di molti: “perché dovrei dargli la soddisfazione di seguirlo? Ha 999 follower, ma non sarò io il suo millesimo”. Battute a parte, avrei quattro domande.
- Perché non puoi seguire un fotografo più bravo di te? È troppo difficile premere un pulsante segui oppure ti preoccupi che qualcun altro se ne possa accorgere e ti vergogni di questo perché ti farebbe sentire un comune mortale?
- Se leggi un articolo interessante cosa ti costa condividerlo sui tuoi profili social attivi? Perdi veramente un secondo, devi sempre cliccare un bottone e ricordarti di menzionare la fonte.
- Di commentare proprio non ne vuoi sapere, vero? Qui in effetti due o tre minuti li impiegheresti e poi devi uscire allo scoperto.
- Supponiamo che qualcuno si degni di seguirti, di condividere un tuo articolo o di commentare una tua foto, perché ti ostini a non ringraziare?
[Tweet “Social e vita reale: due mondi apparentemente differenti divisi da un’invisibile linea di confine.”]
4 risposte che forse non conoscevi
- Nel momento che decidi di seguire un fotografo forse verrai ricambiato – non è matematico – destando un attimo della sua attenzione: qualcuno verrà a scoprire il tuo sito, i tuoi lavori e magari potrebbe nascerne una collaborazione o una semplice amicizia virtuale fondata sul rispetto con la quale potrai dialogare, confrontarti e apprendere delle cose nuove.
- Condividendo un articolo sarai d’aiuto ad altre persone e questo ti porterà ad allargare la tua rete di contatti.
- Il commento serve per riordinare le idee e scrivere nero su bianco il tuo pensiero. Se vuoi sapere qualcosa di più sui commenti ti invito a leggere questo mio articolo: “I commenti: perché sono importanti?”.
- Ringraziare è bello, è semplice e salutare. Quando una persona condivide un tuo articolo si presume lo faccia con piacere e allo stesso tempo però ti sta regalando un po’ di visibilità sul web quindi, ringraziare mi sembra il minimo.
Social sì, social no?
- Se decidi di stare sui social non puoi far prevalere l’egoismo. Ti suggerisco l’articolo “Caro fotografo, come gestisci i tuoi social?”.
- Hai poco tempo a disposizione? Apri e gestisci pochi profili, solo quelli che riesci e ottimizza al meglio il tuo tempo.
- Se proprio non li digerisci nessuno ti obbliga a starci, però sappi che anche nella vita reale devi esporti e confrontarti altrimenti rimarrai invisibile.
È o non è la realtà dei fatti? Magari se sono io che sto fantasticando perché mi è rimasta indigesta la cena dalla sera prima, beviti un caffè virtuale assieme a me e parliamone nei commenti. Prendi parte a questa piccola ma importante azione di miglioria e condividi l’articolo se ritieni che sia un cambiamento doveroso.
Tags: confronto
Personalmente trovo molto partecipate le conversazioni sul blog di Gloria Vanni LessIsSexy, e per questo passo spesso di là. Ma anche questo articolo è interessante e trae origine a spunti sul mondo Social, sull’importanza della partecipazione e condivisione, nel limite del possibile……
Proprio sul mio blog ho fatto alcune considerazioni in merito qualche tempo fa – massimin74.altervista.org – è fuori dalla realtà chi è Social o chi non lo è? – peccato solo che molti passino e diano una letta alla svelta, quando magari sotto le vesti di interessanti post tipo questo possano nascere delle importanti ed interessanti considerazioni. Bravo Francesco, bell’articolo, passerò sicuramente a trovarti per commentare.